Anche se molti di loro sono ancora vivi , fanno parte del museo Harley.
E una sorta di galleria di ''tipi da Harley''; che in qualche modo hanno contribuito a rendere ancora più grande questo rombante mondo su due ruote...
Willie G. Davidson, nato nel '34, figlio di William H. e nipote di William A., uno dei quattro fondatori. Nel 1963 William G. Davidson (detto Willie G. fin dai '70, dagli amici e dai fun H-D) entra nell’azienda di famiglia, è un ragazzo distinto uscito dal college. Gioca un ruolo chiave nella Compagnia, la sue scelte nel design hanno lasciato un’impronta decisiva. Ama vivere tra i bikers, e per questo è molto amato, vuole conoscere i loro desideri e le aspettative. I suoi figli lavorano nell'azienda: Bill (director of Motorcycle Product Development), Karen (director of Creative General Merchandise) e Michael (artista e curatore del museo H-D). Attualmente Willie G. è vice direttore dello Styling e ha guidato lo stile di tutte le moto prodotte fin dal '69. Il suo primo successo, che ha cambiato l'immagine H-D per sempre, è stata la FX Super Glide nel 1971.
Ralph 'Sonny' Barger, capo da sempre del più famigerato gruppo motociclistico americano, gli Hell's Angels, con 13 anni di carcere alle spalle, ha detto: "La violenza alle volte è necessaria. Se non altro ti insegna il rispetto". Il mito, oramai letterario, dell’America on the road Sonny l’ha cavalcato vivendo veramente sulla strada.
Elvis Presley, non c'è bisogno che vi dica chi è, anche se è più un mito americano che nostrano. La sua prima moto è stata una H-D da 165cc, nel '56 acquistò un Model KH da 900cc. Dopo anni la regalò ad un caro amico e passò ad una H-D FL. "Elvis è stato il leader di un'intera era musicale, innovativa e rivoluzionaria. Prima di lui esisteva un solo genere, con lui si è creata per la prima volta una frattura culturale tra genitori e figli: i figli ascoltano Elvis, i genitori no. Automaticamente i figli cominciano a ribellarsi... ed è rivoluzione" (Red Ronnie).
Marlon Brando, con riferimento al film ''Il Selvaggio'' ispirato ai fattacci del raduno di Hollister che ha portato alla ribalta della cronaca il mondo bikers e i raduni ma anche il lato selvaggio e il noto ''1%'' di 'poco di buono'. Nel film Marlon però guidava una moto inglese.
Dennis Hopper, del trio con Peter Fonda e Jack Nicholson, ma anche lui da solo. Sì, perché lui sulla strada c'è rimasto anche dopo il mitico film 'Easy Rider', di cui è stato pure regista. Insieme al suo amico Peter Fonda, qui in primo piano, aveva aperto un locale mitico: il 'Thunder Road'.
Evel Knivel, La quintessenza del motociclista temerario americano, ha sfidato la gravità 'guidando' la sua moto a livelli di fama internazionale in prodezze e sfide sempre più eccitanti. La popolarità di Knievel ha oltrepassato il mondo del motociclismo. La sua moto e tutta la memorabilia sono state esposte dall'Istituto Smithsonian nel Museo di Storia Americana di Washington DC, per immortalare Knievel come un leggendario temerario dell'America. È presente anche nel libro del Guinness dei Primati per essersi fratturato ben 35 ossa.
Kustom Kulture Clan, lo possiamo chiamare, ed è il gruppo di grandi personaggi che hanno inventato un pezzo di storia americano (che arriva fino ai giorni nostri), che hanno contribuito notevolmente alla crescita del custom con uno spirito artistico indelebile, e non solo motociclistico: stiamo parlando di Von Dutch, Karl Smith 'Big Daddy Rat' (nella foto) o Ed Roth il 'Big Grandaddy', solo per citare i più grandi.
Arlen Ness, il numero uno tra tutti i customizer (gli stilisti e costruttori di moto custom); sicuramente tra i primi ad affermarsi a livello mondiale; oltre 30 anni di storia custom fatta di moto mozzafiato (c'è anche un museo Ness); migliaia di premi portati a casa nei Bike-Show di tutto il mondo; fonte di ispirazione per tantissimi costruttori attuali, compresa la H-D.
Larry ''Indian Larry'' Desmedt, molto noto nel mondo bikers americano e non solo. Costruiva moto con uno stile 'old-school' ineguagliabile. Le sue moto con il miglior look anni '50-'60 le realizzava a New York. Finalmente stava assaporando il meritato successo, anche dopo la notorietà acquisita sul grande pubblico dalla trasmissione di Discovery Channel, quando un maledetto 28 agosto del 2004, nel corso di un evento bike, perde la vita a 55 anni.
Dave Campos, il Recordman per la velocità in terra sulle due ruote. Ha da sempre guidato Harley, innumerevoli. Ha iniziato la sua carriera di pilota drag Top Fuel da giovanissimo ottenendo numerosi successi con telai con motore, singolo e doppio, Sportster. Nel cimentarsi nelle gare di velocità sui laghi salati ha ottenuto il record mondiale di velocità
David Mann, è lui, tra i tantissimi artisti disegnatori, il più simbolico per l'espressione delle sue opere e la lunga carriera svolta. Era cresciuto di fama insieme alla nascita della rivista 'Easyriders' nel lontano 1971 facendo il disegno di centro pagina, come faceva Playboy con le Playmate. Da pochi anni i suoi disegni sono opere in vendita anche nella galleria specializzata di Segal Fine Art. Era nato nel 1940 a Kansas City, è deceduto nel 2004. Aveva iniziato la sua carriera nel '57 facendo pinstriping, nel '71 aveva lavorato anche insieme al mitico 'Big Daddy' Ed Roth
Michael Lichter, chi lo conosce lo descrive, sia la persona che l'artista, con una parola: passione. Da oltre 20 anni Michael vive la sua passione, guidare ed essere un biker nelle sue fotografie. Michael ha scattato le prime immagini nel 1968, l'amore per le moto è iniziato nel 1976 facendo un giro sul chopper Knucklehead di un amico. Nel '77 si è comprato uno Shovelhead usato. Alla fine degli anni 70 è riuscito ad unire le due passioni quando ha cominciato a scattare immagini di bikers, presentando le sue prime foto al magazine Easyriders nel 1979. Spesso le sue foto le scatta mentre guida, con una mano tiene il manubrio e con l'altra la fotocamera. Michael ha pubblicato oltre 800 articoli sul mondo motociclistico ed ha scattato foto per oltre 60 copertine. Il suo raduno preferito è Sturgis, dal 1979. Le sue foto hanno raccontato la storia di questo grande evento nel corso di vent'anni. Molti di noi hanno scoperto i cambiamenti di stile di vita del biker nel corso degli anni grazie al talento artistico di Michael. Ha contribuito alla realizzazione di molti libri sul motociclismo. Michael Lichter è il fotografo delle Harley per antonomasia.
ZZ Top, un gruppo rock super barbuto sull'onda da decenni. Fedelissimi harleysti da sempre. Qui nella foto quando hanno chiuso i festeggiamenti, nel 1993, del 90° anniversario H-D. Per rimanere in campo musicale aggiungiamo tra i fedeli anche i mitici Doobie Brothers e il giovane Kid Rock, i Motorhead, Metallica, Kiss, e poi gli Iron Maiden, Craig Chaquico, Poison, Styx, Steppenwolf, Billy Idol e tanti, ma tanti altri ancora che pian piano elencheremo.
Mickey Rourke, il rude, il maledetto. In ogni suo film cerca di inserirci dentro una delle sue Harley, questo per dirvi quanto le ama. In uno ci è riuscito in pieno: 'Harley Davidson & Marlboro Man', ne avrete sentito parlare, dove lui gira su di una FXR (neanche tanto bella a detta di molti). Non era un gran che come film ed era girato male, ma per molti è stato un cult-movie e poi... lui ci sta molto simpatico.
Richard H. 'Dick' O'Brien, è stato il direttore del reparto Racing della Harley-Davidson dal '57 al '83. E' morto nel marzo del 2003 all'età di 81 anni. Nei 26 anni passati al reparto corse, O'Brien ha contribuito al successo di tanti piloti leggendari e a sviluppare il dominio della XR750 trasformandola nella moto più riuscita per le Dirt-Tracks. O'Brien ha inoltre diretto programmi come il cross, le corse sul deserto ed i record di velocità su terra.
Carlo Talamo, primo tra tutti anche se non c'è un ordine in questo elenco; non è una classifica. Mister 'Numero Uno', colui che aveva importato per primo in Italia le H-D nel lontano 1980. Ha permesso a tutti noi di poter acquistare una moto in modo regolare e con assistenza. Ha generato uno stile di vita e ci aveva fatto sognare con la sua personalità. Dopo vent'anni di grande lavoro gli è subentrata la H-D Italia, ma il suo lavoro è continuato con l'importazione di altre moto e anche auto. Nel 2002, mentre collaudava una Triumph, muore in un incidente assurdo.
Walter Villa, campione modenese, raggiunse la notorietà portando al successo per tre anni consecutivi la Harley Davidson, che allora era costruita in Italia dalla Aermacchi. Il suo maggior pregio: avere un passo velocissimo e soprattutto costante: non amava gli affondi, ma era capace di mordere l'avversario dal primo all'ultimo giro, senza un attimo di respiro, costringendolo all'errore. E' scomparso nel giugno del 2002, per un infarto all'età di 59 anni.
Giovanni Cristiani, ovvero 'Giovannone' per gli amici. E' il presidente onorario, ma ne è stato anche il fondatore. della H-DIC, ovvero l'Harley-Davidson Italian Club, che fa parte della FH-DCE (Federazione H-D Club Europa, la federazione che raggruppa tutti i club monomarca H-D e che risalgono, storicamente come nascita, a prima della fondazione dell'H.O.G.). Da sempre appassionato, e fortunato possessore, di Harley storiche. Grazie alla sua attività di musicista in RAI, è riuscito a portare negli studi TV, davanti alle telecamere, gruppi di bikers in moto, in diverse occasioni di show.
Captain Blaster: il fenomeno italiano del Pinstriping, delle verniciature Candy e Metalflake, il figlio segreto della Kustom Kulture... si chiama in realtà Ettore Callegaro, lavora ed è noto in tutta Europa.
Max Pezzali, ovvero 883, il duo da hit parade oramai convertito in single. La sua passione lo ha portato a realizzare il sogno di avere una concessionaria H-D, a Pavia, assieme ad un amico meccanico. Per lui è un punto di riferimento e un luogo d'incontro, andate a trovarlo, anche di domenica (ma solo la prima di ogni mese).
da:Harley Village
Edited by EVOLUTIONFRA - 21/9/2007, 16:51