| Buongiorno Bikers!
Caro Sergio, non so se te l'ho mai raccontato ma anche io ne ho sofferto, e la causa della depressione è stata il lavoro... In breve, nell'azienda dove lavoravo nel comparto economale, mi avevano preso in "prestito" nel comparto sanitario ed io malvolentieri ho ottemperato al comando nonostante mi promisero che sarebbe stato per un periodo di sei/otto mesi. Invece questo periodo si allungò verosimilmente a 11 anni e mi fecero girare da reparto in reparto come "la merda nei tubi" e più mi incazzavo più mi facevano fare lavori schifosi con turni inumani. A nulla servirono le mie richieste di trasferimento perchè venivano regolarmente cestinate oppure "dimenticate" in qualche cassetto dell'ufficio personale. Mi rivolsi al legale del sindacato, ma ricevetti solo promesse, finchè un giorno, stanco e demoralizzato, frustrato, ridotto a uno straccio, cominciai a fare di testa mia: certificati di malattia a non finire e recitare la parte del "fuori di testa"... finchè un giorno diedi dimostrazione di quanto è capace la mente umana a fare determinate cose spinta dalla disperazione: davanti al direttore sanitario cominciai a strapparmi la divisa di dosso urlando che mi stavano picchiando, mi rotolai per terra urlando come un ossesso, ruppi tutto quello che stava intorno a me finchè un paio di medici accorsi dal trambusto nell'ufficio del direttore, mi videro a terra e chiamarono il pronto soccorso. Il direttore disse che stavo recitando mentre i medici affermarono il contrario conclamando "uno stato di agitazione psicomotoria, con dilatazione delle pupille e ritmo cardiaco tachicardico. Vennero due portantini e su una barella mi portarono al pronto soccorso.... Nel frattempo un paio di colleghi mi seguirono fin lì, e quando per un attimo fummo soli io schiacciai l'occhiolino ai due miei amici! Guadagnai un certivicato di malattia di 40 giorni per "Stato ansioso grave su soggetto depresso, con tendenza al suicidio" In realtà non lo ero ma poco ci mancò. Mi feci 6 mesi a casa, ma guardato a vista dalle ispezioni delle visite fiscali due volte al giorno. Così per spregio, fuori dalle fasce orarie. mi recai in ospedale e mi misi a passeggiare avanti e indietro davanti l'ufficio della direzione sanitaria sol sorriso sulla bocca, e loro che mi videro non poterono fare altro che inghiottire il boccone amaro. Continuò così fino alla scadenza della "malattia" e quando ripresi a "lavorare" spostai i mobili del medico primario nell'atrio del reparto e mi "accasai" lì, con una pila di giornali da leggere.... vennero a decine per farmi spostare e ritoprnare al lavoro, ma io ripetei"Oggi non faccio un cazzo"... durò una settimana finche una mia lettera di trasferimento miracolosamente ando agli Affari Generali dove la mia domanda di trasferimento fu accolta, dopodichè mi chiesero la mia destinazione preferita, ed io scelsi UFFICIO TECNICO, SQUADRA DI MANUTENZIONE OFFICINA e mi accontentarono. Da quel giorno, piano piano il mio umore migliorò, ripresi a dormire regolarmente, a mangiare e anche a sorridere. A distanza di anni però porto ancora i segni dentro, le cicatrici ci sono eccome, di un devasto totale che per poco non diventò una tragedia... NON EBBI NESSUNO a sostenermi, nè mia mogliè nè un amico, nemmeno i miei familiari, tranne mia mamma disperata da questa situazione. Sono vivo grazie alla mia forza di volontà ribelle, la vita è a modo mio e non come vorrebbero gli altri. Ti ho detto pubblicamente tutto ciò affinchè anche tu sappia che se non lotti non otterrai nulla, potrai avere tanta gente amica intorno a te ma sarai solo tu a combattere, a soffrire e dannarti. Fui disposto a fare un patto col diavolo piuttosto che stare all'inferno della depressione, meglio stare senza una mano che avere gli incubi la notte e vedere consumare se stessi come una candela. Dai Sergio, vai avanti e vivi alla giornata come la viviamo anche noi, di più non possiamo fare, tanto quelli che hanno i poteri forti non hanno i problemi come i nostri, a noi ci è dato solo soffrire e godere di quel poco che siamo riusciti a guadagnare col rispetto degli altri. Casa mia è casa tua, quando deciderai di farti un weekend qui da me lo sai che un posto a tavole per te c'è sempre.
Saro, speriamo che cambi qualcosa, qui tutto è un casino... mia figlia ha 24 anni e sta lavorando per la tesi di laurea in Pedagogia - Scienze della comunocazione... Non oso pensare che futuro avrà, un'altra laureanda con lavoro precario????? Non oso pensare che sia così... ci rimane solo la speranza ma per ripetere un proverbio volgare: "chi vive sperando vive cagando".... mah.... che tempi di merda che viviamo...
E' da un po che non leggo Marino, nè qui nè su FB... notizie??
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